Mostra su Pestalozzi, Girard e Oberlin a Locarno

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Il Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica (DFA/ASP) ospita dal 4 marzo al 16 aprile una mostra dedicata al pensiero e alle pratiche pedagogiche di Johann Heinrich Pestalozzi, Grégoire Girard e Jean-Frédéric Oberlin e della loro presenza nei fondi d’archivio della Biblioteca del Dipartimento.

Ulteriori informazioni sul sito del DFA/ASP

Das neue Forschungsportal Bildungsgeschichte Schweiz ist online – En ligne le nouveau portail de recherche Histoire de l’éducation Suisse – Online il nuovo portale di ricerca Storia dell’educazione Svizzera

(Texte français et italien en bas)

Seit dem 3. Dezember 2024 ist das Rechercheportal Bildungsgeschichte Schweiz (www.bildungsgeschichte.ch) in einer neuen Version online. Dank der neugestalteten mehrsprachigen Oberfläche und verbesserten Suchfunktionen lassen sich die integrierten Quellen- und Datensammlungen noch einfacher durchsuchen. Neben klassischen Textquellen zur Schweizer Bildungsgeschichte umfasst das Inventar auch nichtsprachliche Quellen wie Fotografien oder Kinderzeichnungen. Zusätzlich sind Forschungsdaten durchsuchbar, d.h. aufbereitete Datensätze aus Forschungsprojekten, die zur Nachnutzung bereitstehen. Durch die konsequente Verlinkung vom einzelnen Suchergebnis aus zum jeweiligen digitalen Aufbewahrungsort wird eine erweiterte Kontextualisierung und bessere Nachvollziehbarkeit der Suchergebnisse gewährleistet.

Die Neuimplementierung des Portals wurde 2024 von in Zusammenarbeit mit der Informatikabteilung der Universitätsbibliothek Basel sowie arbim IT und OUTERMEDIA GmbH realisiert, unter Verwendung von Software-Komponenten, die für das Portal swisscollections entwickelt und genutzt werden. Sie geht über eine blosse Anpassung an gängige Standards der Bereitstellung digitaler Datenbestände hinaus und richtet den Blick in die Zukunft. Ein besonderer Fokus liegt darauf, künftig auch kleinere Quellen- und Datensammlungen – etwa aus Hochschulrepositorien oder digitalen Sammlungen von Schulmuseen und Archiven – durch Verlinkung zugänglich zu machen. Darüber hinaus leistet das Portal schon jetzt einen Beitrag zur sprachraum- und grenzübergreifenden Vernetzung von Quellenbeständen, Institutionen und Forschenden auf dem Gebiet der historischen Bildungsforschung.

Träger des Portals ist der Förderverein Bildungsgeschichte Schweiz. Dem Verein gehören Hochschulen, Stiftungen und weitere Institutionen an, die in der Forschung sowie der Sammlung und Bereitstellung bildungshistorischer Quellen aktiv sind. Das Remake des Portals wurde durch Mitgliederbeiträge sowie projektgebundene Fördermittel des Bundes im Rahmen des Programms Swiss Open Research Data von swissuniversities finanziert. Ein grosser Dank gilt allen Beteiligten, die dies möglich gemacht haben.

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Depuis le 3 décembre 2024, le portail de recherche www.histoiredeleducation.ch est en ligne dans une version améliorée. Grâce à une interface multilingue repensée et à des fonctions de recherche améliorées, les collections intégrées de sources et de données peuvent être explorées encore plus facilement. A côté de sources textuelles classiques, de nouvelles sources pour la recherche en histoire de l’éducation telles que des photographies, des dessins d’enfants etc sont désormais disponibles. De plus, il est maintenant possible d’effectuer des recherches croisées de sources et de données à partir d’un seul outil, permettant d’accéder directement à leur lieu de conservation numérique, ce qui garantit une contextualisation élargie et une meilleure traçabilité des résultats.

La refonte du portail a été réalisée en 2024 en collaboration avec le service IT de la bibliothèque universitaire de Bâle et avec arbim IT et OUTERMEDIA GmbH, à l’aide de composants logiciels développés et utilisés pour le portail swisscollections. Ce travail ne se limite pas à une simple mise à jour technologique, mais il regarde vers l’avenir : le portail a été doté de la possibilité technique d’intégrer des collections numérisées de données ou de sources provenant de projets de recherche ou d’institutions de taille plus modeste, par exemple de dépôts universitaires ou de collections numériques de musées scolaires et d’archives. Ainsi le portail contribue, au-delà des frontières linguistiques et géographiques, à la mise en réseau des collections de sources, des institutions et des personnes qui font de la recherche en l’histoire de l’éducation.

Le portail est soutenu par l’association de soutien Histoire de l’éducation Suisse, qui regroupe des écoles universitaires, des fondations, des musées scolaires et d’autres institutions actives dans la recherche, la collecte et la mise à disposition de sources historiques dans domaine de l’éducation. La refonte du portail a été réalisée avec les cotisations des institutions membres et avec un subside de la Confédération dans le cadre du programme Swiss Open Research Data de Swissuniversities. Un grand merci est adressé à toutes les personnes qui ont rendu ce projet possible.

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Dal 3 dicembre 2024, il portale di ricerca www.storiadelleducazione.ch è accessibile in una nuova versione. Grazie a un’interfaccia multilingue ripensata e a funzioni di ricerca migliorate, le collezioni integrate di fonti e dati possono essere esplorate in modo ancora più semplice. Oltre alle fonti testuali, il portale integra ora anche nuove fonti e materiali per la storia dell’educazione come fotografie e disegni scolastici. Inoltre, consente l’integrazione di dati di ricerca con le fonti storiche attraverso un unico strumento, garantendo sempre l’accesso diretto ai loro luoghi di conservazione digitale e con ciò una contestualizzazione ampliata e una migliore tracciabilità dei risultati.

La nuova versione del portale è stata realizzato nel 2024 in collaborazione con la sezione IT della Biblioteca universitaria di Basilea con i partners arbim IT e OUTERMEDIA GmbH, utilizzando componenti software sviluppati e utilizzati per il portale swisscollections. Il progetto non è solo un adattamento agli standard tecnologici attuali ma guarda decisamente verso il futuro. Tra gli aspetti innovativi vi è la possibilità di integrare, in futuro, anche piccole collezioni di dati e di fonti, come delle collezioni digitali di musei scolastici o di progetti di ricerca più piccoli, provenienti ad esempio da archivi universitari o da collezioni digitali di musei scolastici e archivi, che in tal modo potranno essere valorizzati e resi fruibili per la ricerca in storia dell’educazione. Così il portale contribuisce a mettere in rete le collezioni di fonti, le istituzioni e le persone che fanno ricerca nel campo della ricerca storica sull’educazione, superando le barriere linguistiche e geografiche.

La gestione del portale è assicurata dall’associazione di sostegno Storia dell’educazione Svizzera, di cui sono membri scuole universitarie, fondazioni, musei scolastici e altre istituzioni attive nella ricerca, nella raccolta e nella diffusioni di fonti sulla storia dell’educazione. Il finanziamento del progetto è stato reso possible, oltre che dai contributi di queste istituzioni, anche da un finanziamento della Confederazione nell’ambito del programma PgB Swiss Open Research Data di Swissuniversities. Un sentito ringraziamento va a tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto. 

Schweizerischer Tintenfass-Preis für Bildungsgeschichte 2025 (Frist/délai/scadenza: 31.8.2025)

Das Schulmuseum Bern (smb) verleiht 2025 zum fünften Mal einen Preis für einen gut lesbaren, originellen und kritischen Beitrag mit bildungshistorischem Bezug. Teilnahmebedingen siehe unten. Es sind Beiträge in allen Landessprachen willkommen.

Le musée de l’éducation de Berne met au concours, pour la cinquième fois, ce prix qui est destiné à un travail de bonne qualité linguistique, original et critique dans le domaine de l’histoire de l’éducation. Pour les conditions de participation voir le lien ci-dessous. A souligner que des travaux sont acceptés dans toutes les langues nationales.

Il museo pedagogico di Berna mette a concorso, per la quinta volta, questo premio per un lavoro di buona qualità linguistica, originale e critico nell’ambito della storia dell’educazione. Per le condizioni di partecipazione vedi il il link qui sotto. Sono accettati lavori in tutte le lingue nazionali.

Link: Teilnahmebedingungen / conditions de participation (en allemand) / condizioni di partecipazione (in tedesco)

The School and Its Many Pasts, a cura di Juri Meda, Lucia Paciaroni, Roberto Sani. Macerata: Edizioni universitarie di Macerata, 2024.

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Quest’opera è uno degli esiti di un Progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) che ha riunito numerosi ricercatori in storia dell’educazione in Italia e che ha tra i suoi esiti più interessanti e importanti il portale web Memoria scolastica. Riunisce, in lingua inglese, i testi delle comunicazioni presentate al Convegno internazionale Memoria scolastica di Macerata (dicembre 2022), durante il quale si era intensamente discusso del potenziale del patrimonio culturale, dei materiali scolastici come anche delle celebrazioni e delle varie forme di musealizzazione per una storia dell’educazione in grado di produrre memoria a partire dalle numerose memorie (ufficiali e private, collettive e individuali, scritte e non scritte) che caratterizzano la storia della scuola pubblica, attraverso metodologie innovative quali la public history, ma anche attraverso un’attenta valorizzazione del patrimonio e delle istituzioni esistenti. Il risultato è quest’opera in quattro volumi, pubblicata dalla Macerata University Press in modalità Open access (a questo link). I quattro volume trattano rispettivamente dei problemi definitori e dei vari tipi di memoria (vol. 1), delle memorie ufficiali e istituzionali (vol. II), delle forme di memoria collettiva (vol. III) e di quelle di memoria individuale.

Riapertura di un importante archivio scolastico a Milano

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Ha recentemente ripreso la sua attività, presso l’Istituto Comprensivo Francesco Cappelli di Milano, l’Archivio Storico della Scuola elementare all’aperto “Casa del Sole“, interessato, negli anni 2016-2020, dal progetto di recupero e valorizzazione “Archivio scolastico come memoria di comunità”: attraverso un meticoloso lavoro, sono stati riordinati e inventariati i preziosi documenti, ora ricollocati in spazi più idonei alla conservazione e alla consultazione da parte di studiosi e di classi scolastiche.

Sito web dell’archivio: http://www.archiviostoricocasadelsole.it/

La “Casa del Sole”, inizialmente intitolata a Umberto di Savoia, è nata nel 1922 come espressione di quella particolare sensibilità igienica e pedagogica che caratterizzava il capoluogo lombardo a inizio Novecento: concepita secondo criteri sanitari e didattici allora innovativi, ha accolto, fino all’anno scolastico 1978-1979 – quando è stata trasformata da scuola speciale a scuola di quartiere – un migliaio di bambini e ragazzi gracili a rischio di tubercolosi, provenienti da tutti i quartieri della città. Caratterizzata da bei padiglioni immersi in un grande parco dotato di piscina, solarium, oltre a spazi per l’allevamento e l’agricoltura, negli anni del fascismo la “Casa del Sole” è stata ben presto assoggettata ai fini propagandistici del regime, che l’ha ostentata come “fiore all’occhiello” del virtuoso sistema educativo milanese; nei primi anni del secondo dopoguerra la scuola è però rapidamente tornata alla propria impostazione originaria, divenendo un importante centro di sperimentazione di educazione attiva e democratica.

L’Archivio Storico custodisce i documenti prodotti nel periodo 1920-1976, inoltre immagini e una collezione di quaderni, giornali ed elaborati donati da ex alunni ed ex insegnanti. Per le modalità di accesso si invita a consultare sito dell’archivio, nel quale è anche possibile visionare una prima selezione dei documenti presenti.

Online il sito web per i 150 anni della Scuola magistrale di Locarno

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Il 3 novembre 1873 apriva le porte la Scuola magistrale del Canton Ticino, con sede a Pollegio. Una fondazione piuttosto tardiva rispetto al resto della Svizzera, perché il Ticino aveva a lungo preferito al modello seminariale (Lehrerseminar, école normale) quello dei Corsi di metodica, sul modello della Lombardia austriaca. Dopo pochi anni il nuovo istituto fu trasferito a Locarno: la scuola maschile nel Convento di San Francesco, dove da allora è sempre rimasta; la scuola femminile nella Villa Belvedere (l’odierno centro scolastico professionale) dove sarebbe rimasta per diversi decenni.

Per ricordare che sono trascorsi 150 dalla fondazione di una scuola di formazione per docenti in Ticino, il Dipartimento Formazione e apprendimento della SUPSI, che oggi assicura la formazione delle docenti e dei docenti in Ticino, ha deciso una serie di iniziative. La prima di queste è partita oggi, con il lancio di un sito web con una mostra virtuale e numerose notizie storiche.

Da mercoledì prossimo, 8 febbraio, per dieci giorni sarà visibile nella Sala Orelli dell’ex convento di San Francesco (stabile A del DFA-SUPSI) una mostra di documenti provenienti dalla Biblioteca che documentano alcuni momenti salienti della storia della Scuola magistrale ticinese.

Più in là nell’anno sono previsti un convegno di studi, un evento con le autorità pubbliche e diverse altre iniziative sulle quali verrà data informazione a suo tempo.

Per contatti e informazioni: prof. Wolfgang Sahlfeld, SUPSI Dipartimento formazione e apprendimento.

Memoria scolastica: eine neue Forschungs-Datenbank in Italien öffentlich vorgestellt

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Vom 12.-15. Dezember fand an der Universität Macerata (Italien) die internationale Tagung The School and Its Many Pasts statt. Diese war der Höhepunkt eines Programma di ricerca di rilevanza nazionale (PRIN) zum Thema Erinnerungskultur, Erinnerung und Aufbewahrung schulgeschichtlicher Quellen.

Von besonderem Interesse für die bildungshistorisch Forschenden war dabei die Vorstellung der in diesem Projekt entwickelten Forschungs-Infrastrukturen, die als das hauptsächliche Forschungs-Output des Projektes gelten können. In insgesamt acht untereinander vernetzten Datenbanken (https://www.memoriascolastica.it/banche-dati) sind hier nicht nur schriftliche Quellen, sondern auch so unterschiedliche Teile schulischer Erinnerungskultur wie Pädagogen-Denkmäler, Auszeichnungen (Medaillen oder Diplome) für Verdienste von Schulen und Lehrpersonen, orale Quellen (z.B. Video-Interviews) usw. systematisch erfasst und nach homogenen und stark an bibliothekonomischen Kriterien orientierten Regeln katalogisiert worden. Bei Schrift- oder Druckquellen hat dieses Vorgehen den Nachteil, dass in der Regel das Dokument nicht digital verfügbar ist, man also über die Metadaten nur bis zum Aufbewahrungsort kommt; bei vielen anderen Quellen hat es den Vorteil, dass die Bedeutung dieser Quellen überhaupt erst erkennbar wird. Man denke an Schulszenen in den Illustrationen von Kinderbüchern, oder an Kunstwerke, die jeweils in einer eigenen Datenbank systematisch erfasst sind. Möglich wurde diese sehr breit angelegte Quellenerschliessung nicht zuletzt durch die Zusammenarbeit der Hochschulen mit den – in vielen italienischen Universitäten existierenden – Schulmuseen, den regionalen Forschungsinstituten zur Bildungswissenschaft (INDIRE) und anderen Akteuren.

Viele Mitteilungen an der Tagung sind bereits unter Benutzung dieser neuen Infrastruktur entstanden, wodurch es möglich war, deren Potential konkret zu erkennen. Die Nachhaltigkeit der neuen Forschungsinfrastruktur scheint übrigens gegeben zu sein: am letzten Tag unterschrieben Vertreterinnen und Vertreter der beteiligten Hochschulen eine Vereinbarung über den gemeinsamen langfristigen Betrieb der Plattform. Für weitere Informationen (in Italienischer und z.T. in Englischer Sprache): https://www.memoriascolastica.it/

Numero della „Rivista di storia dell’educazione“ sull’educazione comparata

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E‘ appena stato messo on-line il numero 2/2018 della „Rivista di storia dell’educazione (Periodico del Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa“ interamente dedicato a un tema che ci interessa in particolar modo come storici dell’educazione in Svizzera: „Problemi e prospettive dell’educazione comparata oggi“. Molti degli articoli sono in inglese. Link verso la rivista

 

È nato il Laboratorio RDCD

Am Dipartimento Formazione e apprendimento ist gestern per Entscheid der SUPSI ein neues Forschungszentrum entstanden, das Laboratorio Ricerca storico-educativa, Documentazione, Conservazione e Digitalizzazione del patrimonio storico-educativo (RDCD). Das Laboratorio besteht aus der Professur Wolfgang Sahlfeld (Storia della didattica) und dem Personal der Bibliothek (Leiterin Frau Ornella Monti) und hat als Aufgaben die bildungsgeschichtliche Forschung und Dokumentation, die Pflege des bildungshistorisch relevanten Archivmaterials und die Digitalisierung der Quellen. Ausserdem ist es auch für bildungshistorischen Unterricht in der Lehrerbildung (am DFA) und in anderen Ausbildungsgängen für Lehrer, Bibliothekare und ähnliche Berufe zuständig. Die neue Equipe will sich aktiv in die historische Bildungsforschung in der Schweiz einbringen und ist für die Zusammenarbeit mit anderen Forschungsgruppen offen. Für Kontakte :

Annali di Storia dell’educazione 25/2018

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La rivista italiana „Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche“, n. 25, a. 2018, contiene una sezione monografica su Maria Montessori e le sue reti di relazioni, al cui interno si trova anche un contributo di Wolfgang Sahlfeld e Alina Vanini su La rete svizzera di Maria Montessori. Maggiori informazioni sul sito della casa editrice, dove si può anche ordinare il numero.

« Annali di Storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche », 23/2016

Die Nr. 23 (2016) diser wichtigen bildunshistorischen Zeitschrift erscheint mit einem thematischen Teil zur Schweiz. Der von Wolfgang Sahlfeld betreute thematische Teil ist das Ergebnis der Arbeit von Forscherinnen und Forschern des SNF-Sinergia-Projektes « Schulische Wissenspolitik », die in allen drei Landesteilen sprachraumübergreifend seit 2013 die Geschichte der Definition schulischen Wissens im Schweizer Bildungsföderalismus untersuchen. Nicht zuletzt dieser engen, wirklich mehrsprachigen Arbeitsweise, zu der auch die Bildung mehrsprachiger Autorenkollektive gehört, ist es zuzuschreiben, dass wir den Thementeil komplett auf italienisch verfassen konnten. Die Gemeinschaft der italienischen Bildungshistoriker erhält auf diese Weise direkten Zugang zu aktuellen Forschungsergebnissen über das nördliche Nachbarland.

 

Numero tematico di Leseforum.ch

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Pubblicato sul sito www.leseforum.ch un numero tematico sul tema „Lese- und Schreibunterricht aus historischer Sicht“, con contributi provenienti da tutt’e tre le regioni linguistiche su questo interessante tema. Il numero è il frutto della collaborazione nell’ambito del progetto FNS Sinergia „Schulische Wissenspolitik“ (CSRII1_160810) e fa il punto su un tema su cui esistono davvero pochi studi comparativi. Di particolare interesse un articolo di Bernard Schneuwly, Thomas Lindauer, Anouk Darme, Julienne Furger, Anne Monnier, Rebekka Nänny und Sylviane Tinembart (Schulsprache „Deutsch“ / „Français“. Bemerkungen zur Geschichte des Schulfaches in der Schweiz in vergleichender Perspektive) nel quale ricercatori attivi nella didattica del francese rispettivamente del tedesco studiano in chiave comparativa finalità e obiettivi dell’educazione linguistica in Svizzera tedesca e Svizzera romanda. Altri contributi si occupano della storia delle pratiche di scrittura, dell’apprendimento della letto-scrittura tra Otto- e Novecento, dei libri di lettura.

http://www.leseforum.ch/