Riapertura di un importante archivio scolastico a Milano

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Ha recentemente ripreso la sua attività, presso l’Istituto Comprensivo Francesco Cappelli di Milano, l’Archivio Storico della Scuola elementare all’aperto “Casa del Sole“, interessato, negli anni 2016-2020, dal progetto di recupero e valorizzazione “Archivio scolastico come memoria di comunità”: attraverso un meticoloso lavoro, sono stati riordinati e inventariati i preziosi documenti, ora ricollocati in spazi più idonei alla conservazione e alla consultazione da parte di studiosi e di classi scolastiche.

Sito web dell’archivio: http://www.archiviostoricocasadelsole.it/

La “Casa del Sole”, inizialmente intitolata a Umberto di Savoia, è nata nel 1922 come espressione di quella particolare sensibilità igienica e pedagogica che caratterizzava il capoluogo lombardo a inizio Novecento: concepita secondo criteri sanitari e didattici allora innovativi, ha accolto, fino all’anno scolastico 1978-1979 – quando è stata trasformata da scuola speciale a scuola di quartiere – un migliaio di bambini e ragazzi gracili a rischio di tubercolosi, provenienti da tutti i quartieri della città. Caratterizzata da bei padiglioni immersi in un grande parco dotato di piscina, solarium, oltre a spazi per l’allevamento e l’agricoltura, negli anni del fascismo la “Casa del Sole” è stata ben presto assoggettata ai fini propagandistici del regime, che l’ha ostentata come “fiore all’occhiello” del virtuoso sistema educativo milanese; nei primi anni del secondo dopoguerra la scuola è però rapidamente tornata alla propria impostazione originaria, divenendo un importante centro di sperimentazione di educazione attiva e democratica.

L’Archivio Storico custodisce i documenti prodotti nel periodo 1920-1976, inoltre immagini e una collezione di quaderni, giornali ed elaborati donati da ex alunni ed ex insegnanti. Per le modalità di accesso si invita a consultare sito dell’archivio, nel quale è anche possibile visionare una prima selezione dei documenti presenti.

Online il sito web per i 150 anni della Scuola magistrale di Locarno

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Il 3 novembre 1873 apriva le porte la Scuola magistrale del Canton Ticino, con sede a Pollegio. Una fondazione piuttosto tardiva rispetto al resto della Svizzera, perché il Ticino aveva a lungo preferito al modello seminariale (Lehrerseminar, école normale) quello dei Corsi di metodica, sul modello della Lombardia austriaca. Dopo pochi anni il nuovo istituto fu trasferito a Locarno: la scuola maschile nel Convento di San Francesco, dove da allora è sempre rimasta; la scuola femminile nella Villa Belvedere (l’odierno centro scolastico professionale) dove sarebbe rimasta per diversi decenni.

Per ricordare che sono trascorsi 150 dalla fondazione di una scuola di formazione per docenti in Ticino, il Dipartimento Formazione e apprendimento della SUPSI, che oggi assicura la formazione delle docenti e dei docenti in Ticino, ha deciso una serie di iniziative. La prima di queste è partita oggi, con il lancio di un sito web con una mostra virtuale e numerose notizie storiche.

Da mercoledì prossimo, 8 febbraio, per dieci giorni sarà visibile nella Sala Orelli dell’ex convento di San Francesco (stabile A del DFA-SUPSI) una mostra di documenti provenienti dalla Biblioteca che documentano alcuni momenti salienti della storia della Scuola magistrale ticinese.

Più in là nell’anno sono previsti un convegno di studi, un evento con le autorità pubbliche e diverse altre iniziative sulle quali verrà data informazione a suo tempo.

Per contatti e informazioni: prof. Wolfgang Sahlfeld, SUPSI Dipartimento formazione e apprendimento.

Memoria scolastica: eine neue Forschungs-Datenbank in Italien öffentlich vorgestellt

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Vom 12.-15. Dezember fand an der Universität Macerata (Italien) die internationale Tagung The School and Its Many Pasts statt. Diese war der Höhepunkt eines Programma di ricerca di rilevanza nazionale (PRIN) zum Thema Erinnerungskultur, Erinnerung und Aufbewahrung schulgeschichtlicher Quellen.

Von besonderem Interesse für die bildungshistorisch Forschenden war dabei die Vorstellung der in diesem Projekt entwickelten Forschungs-Infrastrukturen, die als das hauptsächliche Forschungs-Output des Projektes gelten können. In insgesamt acht untereinander vernetzten Datenbanken (https://www.memoriascolastica.it/banche-dati) sind hier nicht nur schriftliche Quellen, sondern auch so unterschiedliche Teile schulischer Erinnerungskultur wie Pädagogen-Denkmäler, Auszeichnungen (Medaillen oder Diplome) für Verdienste von Schulen und Lehrpersonen, orale Quellen (z.B. Video-Interviews) usw. systematisch erfasst und nach homogenen und stark an bibliothekonomischen Kriterien orientierten Regeln katalogisiert worden. Bei Schrift- oder Druckquellen hat dieses Vorgehen den Nachteil, dass in der Regel das Dokument nicht digital verfügbar ist, man also über die Metadaten nur bis zum Aufbewahrungsort kommt; bei vielen anderen Quellen hat es den Vorteil, dass die Bedeutung dieser Quellen überhaupt erst erkennbar wird. Man denke an Schulszenen in den Illustrationen von Kinderbüchern, oder an Kunstwerke, die jeweils in einer eigenen Datenbank systematisch erfasst sind. Möglich wurde diese sehr breit angelegte Quellenerschliessung nicht zuletzt durch die Zusammenarbeit der Hochschulen mit den – in vielen italienischen Universitäten existierenden – Schulmuseen, den regionalen Forschungsinstituten zur Bildungswissenschaft (INDIRE) und anderen Akteuren.

Viele Mitteilungen an der Tagung sind bereits unter Benutzung dieser neuen Infrastruktur entstanden, wodurch es möglich war, deren Potential konkret zu erkennen. Die Nachhaltigkeit der neuen Forschungsinfrastruktur scheint übrigens gegeben zu sein: am letzten Tag unterschrieben Vertreterinnen und Vertreter der beteiligten Hochschulen eine Vereinbarung über den gemeinsamen langfristigen Betrieb der Plattform. Für weitere Informationen (in Italienischer und z.T. in Englischer Sprache): https://www.memoriascolastica.it/

Numero della „Rivista di storia dell’educazione“ sull’educazione comparata

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E‘ appena stato messo on-line il numero 2/2018 della „Rivista di storia dell’educazione (Periodico del Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa“ interamente dedicato a un tema che ci interessa in particolar modo come storici dell’educazione in Svizzera: „Problemi e prospettive dell’educazione comparata oggi“. Molti degli articoli sono in inglese. Link verso la rivista

 

È nato il Laboratorio RDCD

Am Dipartimento Formazione e apprendimento ist gestern per Entscheid der SUPSI ein neues Forschungszentrum entstanden, das Laboratorio Ricerca storico-educativa, Documentazione, Conservazione e Digitalizzazione del patrimonio storico-educativo (RDCD). Das Laboratorio besteht aus der Professur Wolfgang Sahlfeld (Storia della didattica) und dem Personal der Bibliothek (Leiterin Frau Ornella Monti) und hat als Aufgaben die bildungsgeschichtliche Forschung und Dokumentation, die Pflege des bildungshistorisch relevanten Archivmaterials und die Digitalisierung der Quellen. Ausserdem ist es auch für bildungshistorischen Unterricht in der Lehrerbildung (am DFA) und in anderen Ausbildungsgängen für Lehrer, Bibliothekare und ähnliche Berufe zuständig. Die neue Equipe will sich aktiv in die historische Bildungsforschung in der Schweiz einbringen und ist für die Zusammenarbeit mit anderen Forschungsgruppen offen. Für Kontakte :

Annali di Storia dell’educazione 25/2018

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La rivista italiana „Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche“, n. 25, a. 2018, contiene una sezione monografica su Maria Montessori e le sue reti di relazioni, al cui interno si trova anche un contributo di Wolfgang Sahlfeld e Alina Vanini su La rete svizzera di Maria Montessori. Maggiori informazioni sul sito della casa editrice, dove si può anche ordinare il numero.

« Annali di Storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche », 23/2016

Die Nr. 23 (2016) diser wichtigen bildunshistorischen Zeitschrift erscheint mit einem thematischen Teil zur Schweiz. Der von Wolfgang Sahlfeld betreute thematische Teil ist das Ergebnis der Arbeit von Forscherinnen und Forschern des SNF-Sinergia-Projektes « Schulische Wissenspolitik », die in allen drei Landesteilen sprachraumübergreifend seit 2013 die Geschichte der Definition schulischen Wissens im Schweizer Bildungsföderalismus untersuchen. Nicht zuletzt dieser engen, wirklich mehrsprachigen Arbeitsweise, zu der auch die Bildung mehrsprachiger Autorenkollektive gehört, ist es zuzuschreiben, dass wir den Thementeil komplett auf italienisch verfassen konnten. Die Gemeinschaft der italienischen Bildungshistoriker erhält auf diese Weise direkten Zugang zu aktuellen Forschungsergebnissen über das nördliche Nachbarland.

 

Numero tematico di Leseforum.ch

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Pubblicato sul sito www.leseforum.ch un numero tematico sul tema „Lese- und Schreibunterricht aus historischer Sicht“, con contributi provenienti da tutt’e tre le regioni linguistiche su questo interessante tema. Il numero è il frutto della collaborazione nell’ambito del progetto FNS Sinergia „Schulische Wissenspolitik“ (CSRII1_160810) e fa il punto su un tema su cui esistono davvero pochi studi comparativi. Di particolare interesse un articolo di Bernard Schneuwly, Thomas Lindauer, Anouk Darme, Julienne Furger, Anne Monnier, Rebekka Nänny und Sylviane Tinembart (Schulsprache „Deutsch“ / „Français“. Bemerkungen zur Geschichte des Schulfaches in der Schweiz in vergleichender Perspektive) nel quale ricercatori attivi nella didattica del francese rispettivamente del tedesco studiano in chiave comparativa finalità e obiettivi dell’educazione linguistica in Svizzera tedesca e Svizzera romanda. Altri contributi si occupano della storia delle pratiche di scrittura, dell’apprendimento della letto-scrittura tra Otto- e Novecento, dei libri di lettura.

http://www.leseforum.ch/